Procura di Napoli: nobile fine, mezzo sbagliato?

"La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.  Non è ammessa la pena di morte." Articolo n. 27 della costituzione italiana. 

Procura di Napoli, 13 dicembre 2019. E' stato firmato un protocollo tra Procura, provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziari e garante regionale dei detenuti, atto alla rieducazione e reintegrazione di 15 detenuti. Sicuramente non scelti a caso, ma tramite processi volti a individuare i condannati aventi un attivo percorso di riabilitazione, il loro compito sarà quello di trasportare fascicoli. Il proggetto ha la durata di un anno ed è la prima volta che viene applicato in una città grande come Napoli. Il nobile fine di questo progetto non è stato contestato, al contrario della sua messa in atto. Per Anna Esposito, responsabile del Comitato lavori giustizia, infatti l'avviamento effettivo di questo proggetto porterebbe il messaggio implicito del "reclutiamo ovunque, basta che ci danno una mano". "Da diversi anni passa il messaggio che questo lavoro, che facciamo perché abbiamo studiato e superato un concorso, lo può invece svolgere chiunque" aggiunge Esposito. Mario de Rosa, segretario regionale Confsal-Unsa, è invece preoccupato per la responsabilità di eventuali errori o omissioni, che a distanza di anni ricadrebbero sul personale di ruolo. Ed è inoltre indignato del fatto che ad un lavoratore giudiziario è richiesta l'assenza di precedenti penali, cosa che ovviamemte in questo proggetto non è stata presa in considerazione. Entrambi poi chiedono invece della realizzazione del proggetto assunzioni di personale qualificato. Insomma, un protocollo che anche se non entrato ancora in atto fa già parlare molto di sé. Sarà sicuramente un bene tutta questa attenzione mediatica, meno tutte queste polemiche. Eppure prima di approvare un proggetto si dovrebbero considerare tutte le componenti di esso nel dettaglio... saranno scelte prese considerando situazioni delle quali non siamo al corrente o banali errori?
Domenico Landi IVC


                                                                                                         

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