Venezia

Venezia è il capoluogo della regione Veneto. In questa città non esistono strade ma canali,tra cui il Canal Grande, fiancheggiato da palazzi rinascimentali e gotici.
Il comune è diviso in due parti: la zona insulare e la zona terraferma. Il clima di Venezia è quello tipico della pianura padana, mitigato per la vicinanza al mare. La piovosità raggiunge i suoi picchi in primavera e in autunno e sono frequenti i temporali estivi. In inverno di certo non mancano le nevicate, tuttavia la notte brina spesso, cosa che coinvolge anche le acque lagunari delle zone più interne.                                                                                                                                                                                                                                                     

                                                           FENOMENO ACQUA ALTA                                                                 

Il termine “acqua alta” è un'espressione prettamente veneziana, poi mutuata dall'italiano, che indica il fenomeno dei picchi di marea particolarmente pronunciati che si verificano con periodicità nell'Adriatico settentrionale e sopratutto nella laguna di Venezia, tali da provocare allagamenti nelle aree urbane. Il fenomeno è frequente soprattutto nel periodo autunnale-primaverile con particolari condizioni meteorologiche quando si combina con i venti di scirocco, i quali impediscono il regolare scorrimento delle acque, o di bora, che ostacolano invece localmente il deflusso delle lagune e dei fiumi del litorale veneto.


                                                                          M.O.S.E.

Allo scopo di proteggere la laguna di Venezia da acque alte eccezionali, dal 2003 è in corso di realizzazione il progetto MO.S.E., che consiste in una serie di barriere mobili costituite da un numero variabile di paratoie ancorate sul fondo delle bocche di porto della laguna, che si alzano in caso di superamento del livello predefinito di marea bloccando l'afflusso di acqua dal mare.

Il 12 novembre 2019 a Venezia l’eccezionale marea ha toccato il suo picco massimo alle 23.00, raggiungendo un’altezza di 1.87 metri.

Gli abitanti di Venezia sono abituati a fare i conti con le strade allagate, ma l’alta marea è stata accompagnata da forti venti, causando un evento clamoroso.

Passata l’emergenza, il momento della conta dei danni è anche il momento della ricerca dei colpevoli, e tutti puntano gli occhi proprio sul “Mose”, il Modulo sperimentale elettromeccanico. Avrebbe dovuto essere la più grande opera infrastrutturale d’Italia (o d’Europa, secondo alcuni) ma è fermo al 94% dei lavori, fino ad oggi il Mose è costato 5,3 miliardi di soldi pubblici. Si stima che la spesa totale per il progetto potrebbe arrivare fino a 7 miliardi, ma poi bisognerà pensare anche alla manutenzione: i calcoli ufficiali parlano di 80-90 milioni di euro l’anno necessari per far funzionare l’opera a dovere, ma secondo molti esperti la cifra supererà i 100 milioni, considerando soprattutto che il problema principale del Mose è l’acciaio con cui sono state costruiti i perni delle cerniere che non risulta essere quello del progetto e dei test e quindi c’è la possibilità di corrosione dei materiali delle cerniere con la possibilità di un cedimento strutturale della paratoia.


I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO A VENEZIA

Purtroppo il maltempo che si è abbattuto su Venezia non ha fatto solo danni ma conta anche due vittime. Un anziano di 78 anni, infatti, è morto fulminato in casa proprio quando sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l'acqua alta record. L'uomo è deceduto per colpa di un corto circuito elettrico innescato dalla marea che ha invaso la sua abitazione nell'isola di Pellestrina. Negozi, alberghi e case sono state travolti dall’acqua alta a Venezia che ha fatto grossi danni anche alla Basilica di San Marco ed ha invaso anche il Consiglio comunale, bloccando tutti i consiglieri all'interno.

Ancora una volta il problema è stato causato dall’inadeguata manodopera dell’uomo oltre che dal suo egoismo e dalla sua avarizia.







Claudia Squitieri IV C

Desirèe Maria Matonti IV C

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